Project Description

Sentiero n. 71 - Sentiero di Castel Presina

località quota distanza andata ritorno difficoltà
Canale 146 0.45
bivio sent. n. 71A 460 3100 1.10 0.30 E
pressi di Castel Presina 464 1690 0.30 1.30 E
innesto sul Sentiero dei Pellegrini (n. 73) 620 3710 1.50 EE
totale   8500 3.30 2.45  

Bel itinerario, tra boschi di leccio e carpino, a balcone sulla Val Lagarina, tratto inferiore della Val d’Adige. Poco fuori l’abitato di Canale il sentiero lambisce gli interessanti campi carreggiati che incidono le rocce calcaree e si alza poi gradatamente nel bosco di leccio. Superato il bivio col sentiero 71A, si alternano tratti in piano e tratti in salita, sempre in panoramica posizione lungo la ripida fascia di bosco che interrompe le verticali pareti del Monte Cimo che segnano il fianco destro orografico di questo tratto della Val Lagarina.
È ideale itinerario da percorrere nelle stagioni intermedie, soprattutto in inverno, quando l’assenza della calura estiva, il bosco di latifoglie privo del fogliame e la felice esposizione al sole ne esaltano il carattere panoramico, ancorché un po’ disturbato dal costante rumore proveniente dalla sottostante arteria autostradale. Nell’ultima parte, ormai verso l’innesto su Sentiero dei Pellegrini, il sentiero presenta alcuni tratti esposti (attrezzati con corrimano metallico) che richiedono attenzione e piede fermo, anche per evitare la caduta di sassi sul sottostante Sentiero dei Pellegrini.
L’itinerario è anche utilizzato quale abituale sentiero d’accesso per raggiungere gli attacchi delle difficilissime vie di roccia aperte dagli arrampicatori veronesi sulle verticali falesie rocciose del Monte Cimo.

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Dalla piazzetta della chiesa parrocchiale di Canale si segue la stradina che esce subito dall’abitato in direzione nord e passa nei pressi dei campi carreggiati, dominati dal sovrastante Forte militare di S. Marco, costruito tra il 1888 e il 1913 a difesa della Val d’Adige ma in pratica mai utilizzato in alcun conflitto. Il sentiero si alza gradatamente sulla sottostante Val Lagarina traversando lungamente sul fianco atesino del Monte Cordespino, tra lecceta e piccole radure prative, fino all’innesto su mulattiera a quota 460. Lasciato a sinistra il ramo della mulattiera che sale a località Broieschi (segnavia n. 71A), si segue il ramo di destra che prosegue quasi in piano nel bosco fin sotto la grotta di Castel Presina. Il sentierino prosegue ancora in direzione nord, a balcone sulla Val Lagarina, passa alla base di possenti reti anti caduta massi installate a protezione della sottostante strada di destra Adige, e si alza poi progressivamente fino a toccare, a quota 700, la base della parete rocciosa del sovrastante ex Forte Cimo Grande, altro forte militare costruito tra il 1905 e il 1913 quale linea di difesa allo sbocco della valle atesina sulla pianura. Segue un tratto diagonale in discesa su traccia più incerta dove è necessario seguire attentamente il segnavia. Più oltre il sentierino riprende a scorrere in falsopiano, supera una breve cengia attrezzata con cavo metallico, e infine traversa in piano un tratto molto esposto (provvisto di corrimano metallico) prima di confluire, a quota 620, sul Sentiero dei Pellegrini, la classica mulattiera d’accesso da Brentino al Santuario della Madonna della Corona (segnavia n. 73), ormai a meno di mezzora dal Santuario.
Poco sotto al punto di confluenza sulla mulattiera diparte a sinistra il sentiero di Malga Orsa (segnavia n. 75), che si raggiunge scendendo per poche decine di metri lungo la mulattiera in direzione di Brentino.

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