Project Description

Sentiero n. 254 - Sentiero del Vajo Squaranto

Il Vajo Squaranto è il principale solco vallivo che dall’alta Lessinia scende in pianura fin quasi alle porte di Verona. Con salita graduale e costante l’itinerario ne risale l’intera parte superiore, profondamente incisa, mantenendosi quasi per intero, nel fondo del vajo. Poco percorso nella sua interezza, è tuttavia itinerario frequentato e interessante nei tratti tra l’incrocio con la Dorsale Mediana della Lessinia e l’incrocio col Sentiero Europeo E5, cioè nel tratto attraverso la bella radura di Malga Scrovazze, dove convergono altri sentieri e strade forestali. Infatti, questo tratto mediano si presta a belle escursioni giornaliere con partenza e arrivo dal paese di S. Francesco (in abbinamento con i sent. 251, 249 e 253) o Bosco Chiesanuova (in abbinamento coi sent. 251, 249 e 255). Il tratto superiore, dall’incrocio col Sentiero Europeo E5 a S. Giorgio è un po’ più impegnativo per via della vegetazione che a volte intralcia il cammino ma si presta ad escursioni giornaliere con partenza e arrivo da S. Giorgio o da Malga Pàrparo (in abbinamento coi sent. 249 e 250).
La segnaletica verticale è presente solo nella parte superiore dell’itinerario (a S. Giorgio e all’incrocio col Sentiero Europeo E5). Quella orizzontale è scarsa nel tratto inferiore, cioè da Squaranto all’attraversamento della provinciale 13 nei pressi di contrada Squarantel, ma la percorrenza non presenta alcun problema perché l’itinerario corre lungo lo stradello che percorre il fondovalle. Assente invece nel tratto mediano, cioè dall’attraversamento della provinciale 13 fin quasi a Malga Scrovazze e, a tratti, anche oltre, prima dell’incrocio col Sentiero Europeo E5. Scarsa anche nell’ultimo tratto, lungo la valletta erbosa che precede l’arrivo a S. Giorgio.
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Dal tornante della strada provinciale che attraversa contrada Squaranto (m 680) si imbocca lo stradello che passa tra le case, s’inoltra nel fondo del Vajo Squaranto e lo risale mantenendosi nel fondo del solco vallivo. Dopo circa un chilometro, lasciata a destra la stradina forestale che esce dal vajo in direzione di contrada Guaina, si continua sullo stradello che percorre il fondovalle. A quota 730, dopo ancora un chilometro, si supera il punto dove diparte a destra la strada forestale per contrada Scardon. Proseguendo nel fondovalle lo stradello si riduce a sentiero nella folta vegetazione e raggiunge quota 800 prima di ridivenire un largo stradello e raggiungere, ancora lungo il fondo del vajo, l’incrocio col sentiero 251 che unisce S. Francesco a Valdiporro. Si prosegue ancora lungo lo stradello che risale il solco vallivo fino a sfociare sulla strada provinciale 13, nel punto dove questa attraversa il Vajo Squaranto. Attraversata la strada, si segue il sentiero che si discosta quasi subito dal fondo del vajo e ne risale il ripido fianco sinistro orografico fino all’innesto sulla stradina d’accesso a Malga Scrovazze, che si segue a sinistra in salita fino alla bella radura della malga (m 1107). Superati gli edifici della malga, si prosegue sullo stradello che, in leggera discesa, guadagna l’estremità della radura e il fondo del vajo. Qui si lascia lo stradello per seguire a destra il sentiero che percorre inizialmente il fondo del vajo e poi se ne discosta un po’verso destra fino a riguadagnarne il fondo in corrispondenza della radura nei pressi di Malga Squaranton. Poco oltre il sentiero incontra il Sentiero Europeo E5 (segnavia 249) che verso sinistra conduce a Maregge. Percorso un breve tratto in comune (circa 50 metri) e lasciato a destra il ramo del Sentiero Europeo E5 proveniente da Malga Pàrparo di Sopra, si prosegue sul sentiero lungo il fondo del vajo. Poco oltre il sentiero diviene meno evidente e la fitta vegetazione intralcia un po’ il procedere per via di rami secchi che ingombrano il sentiero. Dopo aver superato un paio di recinzioni per il bestiame, il sentiero lascia definitivamente il bosco di faggi ed esce sui pascoli superiori dell’altopiano in corrispondenza di una pozza per il bestiame, posta nel fondo di una valletta erbosa. Seguendo le sbiadite segnalazioni si percorre il fondo della valletta e si raggiunge la strada provinciale 6 nei pressi di Malga Campegno. La si attraversa e si percorre il breve tratto di sentiero che raggiunge il parcheggio inferiore della stazione turistica di S. Giorgio, nei pressi della cabina elettrica.
Nota: A monte dell’attraversamento della strada provinciale 13 è pure segnalato, ancorché con segnali molto sbiaditi, il sentiero che si mantiene nel fondo del vajo o nelle sue immediate vicinanze ed evita il passaggio da Malga Scrovazze. Detta variante si salda infine all’itinerario principale all’estremità superiore della radura di Malga Scrovazze.

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