Project Description

Sentiero n. 108 – II° Tratto - Sentiero delle Creste

località quota lunghezza ore↓ ore↑
strada Passo Pertica – Rif. Scalorbi (bivio sent. 109) 1580 0 0.00 1.00
Cima Tibet (bivio Via Ferrata Angelo Pojesi, n. 193) 2116 2150 1.30 0.10
Cima Madonnina 2140 300 0.10 0.30
Rif. Mario Fraccaroli (bivio sent. 108B e 157) 2230 1180 0.30 0.00
totale 3630 2.10 1.40

È l’ultimo tratto dell’itinerario segnalato col n. 108 che dal paesino di Ronchi sale al Rifugio Mario Fraccaroli a Cima Carega e scende poi al Passo Pèrtica lungo il crinale della Costa Media. Diverso, per caratteristiche e frequentazione, rispetto alla prima parte tra Ronchi e il Rifugio Fraccaroli, rappresenta un’interessante e panoramica variante d’accesso a Cima Carega per chi proviene dalla Val di Revolto. È infatti conosciuto col nome di Sentiero delle Creste perché percorre nella sua parte superiore l’intero crinale della Costa Media e viene perciò descritto nel senso di marcia abitualmente percorso dagli escursionisti, cioè dai pressi del Passo Pèrtica al Rifugio Fraccaroli.

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Il sentiero inizia a quota 1580, sulla strada sterrata tra il Rifugio Passo Pertica e il Rifugio Scalorbi, circa 750 metri a monte del Rifugio Passo Pèrtica, poco oltre il secondo tornante della strada (segnavia 109).

Subito il sentiero si immerge su una ripida e faticosa costa di mughi e la risale con numerosi zig zag. Dopo aver superato il piccolo sentiero di raccordo che proviene dall’uscita della Via Ferrata Giancarlo Biasin (segnavia 181) la pendenza si attenua e il sentiero compie una lunga traversata verso destra per aggirare in quota alcuni speroni rocciosi incombenti sulla sottostante rotabile. Più oltre riprendono le severe pendenze, ancora tra fitti mughi, e con un ultimo severo pendio, non più invaso dalla vegetazione, si guadagna l’estremità del panoramico crinale della Costa Media. Su questa estremità, nota col nome di Cima Tibet per via delle bandierine tibetane che gli escursionisti amano appendere ad un palo, converge dall’opposto versante la Via Ferrata Angelo Pojesi (segnavia 193).

Il sentiero prosegue ora verso destra lungo il panoramico crinale e in leggera salita fino alla sommità di Cima Madonnina, così chiamata per la presenza di una statua votiva della Madonna, posta nel 1950 da un gruppo di alpinisti veronesi. Ancora per crinale il sentiero cala alla vicina Sella di Costa Media (m 2109), dove incrocia l’antico sentiero di collegamento, oramai in disuso, tra i pascoli dell’Alpe di Campobrun e quelli della conca di Malga Posta. Ancora seguendo il panoramico crinale si raggiungono infine le due sommità maggiori della Costa Media (m 2236 e 2241) da dove appare l’ormai vicina Cima Carega col Rifugio Mario Fraccaroli che si guadagna con un ultimo tratto di sentiero a ridosso della cresta.

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