Sentiero n. 113 - Sentiero della Val Bona

Lungo itinerario che unisce Ala, in Vallagarina, con Podestaria, sull’altipiano della Lessinia. L’itinerario  percorre la Val Bona, laterale della Val dei Ronchi e raggiunge l’orlo settentrionale dell’altipiano della Lessinia tra il Monte Castelberto e il Monte Sparavieri. Questo itinerario era un tempo conosciuto come via dei contrabbandieri, tra il 1866 (annessione del Veneto al Regno d’Italia) e la fine della Grande guerra (1918), quando il confine di stato tra Regno d’Italia e Austria passava sull’orlo settentrionale dell’altipiano della Lessinia, determinando ain quel periodo il sorgere dell’attività di contrabbando di prodotti quali tabacco, liquori, sale, e pani di zucchero.

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Si esce dal paese di Ala percorrendo Via Sentaruolo. Lasciate le ultime case l’itinerario percorre l’intera Valbona, dapprima lungo una carrareccia, fino a quota 675, e poi per sentiero, a tratti molto ripido, passando più volte da un lato all’altro del fondovalle, fino ad arrivare ai ruderi della antica Osteria de la Veceta, un tempo importante posto di riposo e ristoro lungo uno dei sentieri più usati all’epoca dei contrabbandieri. Qui, quasi alla testata della Val Bona, si trovavano, nei pressi di una piccola sorgente, dei casolari, oggi ruderi, che fungevano da magazzini e posto tappa nell’attività di contrabbando. Il toponimo fa probabilmente riferimento all’anziana donna che gestiva a quei tempi l’osteria. Il sentiero riprende ripido oltre i ruderi degli antichi casolari e con alcuni secchi tornanti supera un salto roccioso, raggiunge il limite superiore del bosco e guadagna l’ambiente prativo della Lessinia in corrispondenza dell’incrocio col sentiero n. 112 per Malga Foppiano. Dal bivio il sentiero esce verso sinistra sui pascoli della Lessinia e arriva a Malga Scortigara di cima, oltre la quale si prosegue lungo la carrareccia fino alla confluenza sulla strada sterrata percorsa dall’itinerario della Dorsale alta della Lessinia (segnavia 250), nei pressi dei ruderi dell’ex casermetta della Finanza (m 1674). Seguendo verso sinistra la strada e subito dopo la stradina che dirama a destra si è in breve al vicino Rifugio Podestaria  (o, più direttamente, dai ruderi dell’ex casermetta della Finanza si imbocca lo stradello che cala diretto al Rifugio).