Project Description
Sentiero n. 115 – 2^ parte -
località | quota | lunghezza | ore↓ | ore↑ |
Rifugio Monte Zugna (bivio sent. 118) | 1618 | 0 | 0.00 | 0.20 |
pressi di Monte Zugna | 1780 | 1210 | 0.30 | 0.50 |
pressi di Monte Selvata | 1680 | 2010 | 0.30 | 0.40 |
Passo Buole (pressi della cappella, bivio sent. 117) | 1465 | 1660 | 0.40 | 0.05 |
Passo Buole (pressi della Baitella, bivio sent. 116) | 1456 | 270 | 0.05 | 1.00 |
ex Malga Val di Gatto (abbandonata) | 1505 | 3820 | 1.00 | 0.10 |
Val di Gatto (bivio sent. 114B) | 1549 | 600 | 0.15 | 0.40 |
testata della Val di Gatto (bivio sent. 145) | 1952 | 1410 | 1.00 | 0.10 |
dorsale sudest di Cima Levante (bivio sent. 114) | 1952 | 300 | 0.10 | 0.25 |
Pala di Cherle | 1860 | 730 | 0.20 | 0.00 |
totale | 12010 | 4.30 | 4.20 |
Lunghissimo accesso al massiccio del Carega, direttamente dalla Val d’Adige. Per impegno e caratteristiche può essere diviso in due parti nettamente distinte tra loro. La prima metà, tutta in salita, è quella che affronta la maggior parte del dislivello e raggiunge la dorsale nordovest del massiccio nei pressi del Rifugio Albergo Monte Zugna. La seconda metà, più panoramica e meno impegnativa, corre a ridosso del crinale nord ovest del massiccio, in gran parte lungo la mulattiera militare d’arroccamento, attraverso luoghi di strategica importanza nel corso della Grande guerra, come il Monte Coni Zugna e il Passo Buole, dove nei giorni di fine maggio 1916 si infranse la celebre offensiva di sfondamento delle linee italiane da parte dell’esercito imperiale, conosciuta col nome di Strafexpedition.
Dal Rifugio Albergo Monte Zugna si prosegue per comoda e larga carreggiata fino al sito storico con testimonianze della Grande guerra, si passa a fianco del cimitero militare e si prosegue in discesa lungo il crinale di Monte Zugna, di Coni Zugna e del Monte Selvata fino a Passo Buole, che si raggiunge subito dopo aver lasciato sulla destra un secondo cimitero di guerra. Il valico è ricordato anche con l’appellativo di “Termopili d’Italia” perché qui, il 30 maggio del 1916, fu fermata dai soldati italiani l’offensiva militare imperiale, conosciuta col nome di Strafexpedition. Vi sorge la piccola cappella votiva e il Sacello in memoria dei Caduti, e vi converge il sentiero che sale da Riva di Vallarsa (segnavia 117). Dalla vicina piccola baita, dove converge invece l’itinerario che sale da località Cumerlotti di Ala (segnavia 116), si prosegue in quota lungo il versante ovest di Cima Mezzana e del Monte Jocole e si raggiunge l’ex Malga Val di Gatto. Oltre la Malga si va a sinistra e si imbocca in salita la Val di Gatto. Poco oltre si lascia a destra il sentiero per Casarino (segnavia 114B) e si continua la risalita della valle fino alla sua testata, guadagnando il crinale della montagna nel punto confluenza, da sinistra, del sentiero proveniente da Ometto di Vallarsa (segnavia 116). Con breve salita l’itinerario aggira una costola rocciosa e passa sull’altro versante calando brevemente all’incontro col sentiero delle Crestine (segnavia 114) che conduce alla vicina Cima Levante. Si scende infine alla base della Pala di Cherle, col restaurato crocifisso risalente alla Grande guerra, all’incrocio col sentiero della Val Penèz (segnavia 108) proveniente dal paese di Ronchi e diretto alla Capanna Sinel e al Rifugio Fraccaroli a Cima Carega.