Project Description
Sentiero n. 183 - Via Ferrata Carlo Campalani
località | quota | lunghezza | ore↓ |
Rif. Passo Pèrtica | 1522 | 0 | 0,00 |
termine della via ferrata | 1652 | 130 | 0,30 |
rotabile Passo Pèrtica/Rifugio Scalorbi | 1563 | 150 | 0,10 |
Rifugio passo Pèrtica | 620 | 0,10 | |
totale | 910 | 0,50 |
Breve, arditissima via ferrata lungo il gran camino che incide per intero la parete rocciosa della Cengia di Pèrtica, sovrastante il Passo Pèrtica e l’omonimo rifugio. Ideata da Giancarlo Biasin, alpinista accademico veronese, fu dallo stesso realizzata nel 1964 con l’aiuto di alcuni amici, pochi mesi prima della sua tragica scomparsa sul Sass Maòr (Pale di S. Martino). Seppur breve e ottimamente attrezzata, è tuttavia la più difficile delle Piccole Dolomiti, riservata ad esperti e da affrontare con la necessaria preparazione ed attrezzatura da via ferrata.
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Dal Rifugio Passo Pèrtica si sale in pochi passi per ghiaie all’attacco della via ferrata. Una serie di pioli consente di superare l’iniziale parete di sinistra, leggermente strapiombante, del gran camino che incide l’intera sovrastante parete della Cengia di Pèrtica. Dopo una decina di metri, alla fine del tratto strapiombante, si traversa a destra, sopra un masso sporgente, e si entra nel colatoio che si rimonta verticalmente con una serie ininterrotta di pioli fino ad uscire sul piccolo terrazzo erboso alla fine del lungo camino, dove termina la via ferrata.
Il rientro al Passo Pèrtica avviene lungo il sentierino che dal termine della via ferrata prosegue in piano a destra e scende poi con alcune corde fisse al secondo tornante della rotabile, poco sopra il Passo Pèrtica in direzione del Rifugio Scalorbi. Seguendo la rotabile in discesa verso destra si rientra in breve al Rifugio Passo Pèrtica.