Project Description
Sentiero n. 195 - Sentiero alto del Fumante
località | quota | lunghezza | ore↓ | ore↑ |
pressi dellaSella del Rotolon (bivio sent. 157) | 1523 | 0 | 0,00 | 0,30 |
Giaròn della Scala
(bivio sent. alp. del Vajo Scuro, n. 109) |
1825 | 870 | 0,55 | 0,30 |
pressi di Forcella Lovaraste | 1917 | 220 | 0,20 | 0,10 |
Cima Centrale del Fumante | 1983 | 180 | 0,10 | 1,10 |
Passo dell’Obante (bivio sent. 196) | 2010 | 690 | 1,05 | 0,15 |
bivio sent. 109 | 1909 | 320 | 0,10 | 0,25 |
Rif. Scalorbi al Passo Pelegatta
(bivio sent. 109, 182, 185, 192, 114) |
1767 | 970 | 0,20 | 0,00 |
totale | 3.250 | 3,00 | 3,00 |
Sentiero tra i più attraenti delle Piccole Dolomiti. Collega direttamente il Rifugio Campogrosso al Rifugio Scalorbi attraverso l’area delle guglie del Fumante, salendone la Punta Centrale e passando nei pressi di Punta Lovaraste e del Monte Obante. La parte mediana dell’itinerario, dai pressi di Forcella Lovaraste al Passo dell’Obante, presenta tratti esposti su roccette ed aerei crinali. Pur agevolata in un tratto da una corda metallica, questa parte del sentiero è per escursionisti esperti perché necessita di piede fermo e dimestichezza con ambienti rocciosi ed esposti.
Insieme al sentiero alpinistico del Vaio Scuro (segnavia 109) e a quello del vaio di Pelegatta (segnavia 114) consente una conoscenza completa del settore del Fumante, con scorci di rara suggestività e autentica grandiosità.
Il sentiero inizia nei pressi di Sella del Rotolòn, raggiunta in mezzora dal Passo di Campogrosso con il sentiero del Boale dei Fondi (segnavia 157). Al bivio col Sentiero del Boale dei Fondi si seguono a sinistra le segnalazioni del Sentiero alto del Fumante che si inerpica tra ghiaie e mughi fino alla base della Guglia GEI, a volte procedendo sulle tracce di un camminamento della Grande guerra. Raggiunta la base della guglia, il sentiero entra in una caverna tra le rocce e sbuca subito dopo sulle ghiaie del Giaron della Scala dove ha inizio la risalita dell’ampia colata detritica, prima con una lunga traversata verso destra e poi con una serie di faticose serpentine. Dopo aver lambito la base della Guglia Cesareo il sentiero piega a sinistra in direzione della Cresta Alta e, poco prima di raggiungerne la base, lascia a sinistra l’itinerario del sentiero alpinistico del Vaio Scuro (segnavia 109) e sale di nuovo a destra la parte superiore del Giaron della Scala, fino a raggiungere un incavo colmo di grossi macigni che si risale fin nei pressi di Forcella Lovaraste. Poco prima di raggiungere la Forcella il sentiero piega a destra e raggiunge per roccette la sommità della Cima Centrale del Fumante. Si cala poi sull’opposto lato e si aggira in quota, ancora per roccette e ripidi pendii erbosi, il precipite versante recoarese del torreggiante Castello dei Angeli. Dopo un tratto roccioso esposto (corda metallica) il sentiero cala alla testata del Prà dei Angeli con un breve ghiaioncino, al cui termine una breve contropendenza porta a Forcella del Fumante (m 1905, ore 1,45), contraddistinta da una curiosa guglietta. Il sentiero risale ora la cresta est del Monte Obante, con tratti ripidi e delicati su roccette, alternati a brevi ripiani ed una esposta cengia. Con un’ultima breve traversata in cengia si raggiunge infine il pulpito erboso del Passo dell’Obante, che non è un vero e proprio valico ma il punto dove il sentiero scavalca il crinale meridionale del Monte Obante.
Lasciato a destra il sentierino per la Bocca dei Fondi (segnavia 196), il sentiero, in questo tratto molto rovinato, cala per la ripida trincea della Grande guerra e poi, con una serie di ripide serpentine tra i mughi, molto rovinate, sulla mulattiera d’arroccamento che sale a Cima Carega dal Rifugio Scalorbi (segnavia 109). La si segue verso sinistra, in discesa, e poco oltre un paio di tornanti la si abbandona per riprendere, a sinistra, il sentiero che cala con alcuni tornanti su ghiaie fino alla base di una paretina rocciosa. Con un’ultima traversata in piano tra i mughi il sentiero si unisce nuovamente alla mulattiera d’arroccamento (segnavia 109) quasi in corrispondenza del Passo Pelegatta (m 1776), punto d’arrivo della carrareccia militare che sale dalla valle di Revolto (bivio coi sentieri 109, 114 e 182). Poche decine di metri dividono il Passo Pelegatta dal vicino Rifugio Pompeo Scalorbi (m 1767).