Project Description

Sentiero n. 211 - Via Ferrata Angelo Viali

località quota lunghezza ore↓
bivio sent. 221 1335 0 0.00
termine della Via Ferrata (bivio sent. 202) 1585 370 2.00
Monte Gramolon 1814 580 0.45
pressi del Passo Rìstele (bivio sent. 202) 1630 700 0.30
totale   1650 3.15

Impegnativa via ferrata sul canalone roccioso meridionale del Monte Gramolon; richiede esperienza su percorsi rocciosi e l’uso del set da via ferrata. L’originale percorso della via ferrata, facile ma esposto al pericolo di caduta sassi, è stato modificato nel 2012 in modo da ricavare un tracciato più sicuro che segue nella prima metà le pareti laterali del canalone. Il nuovo tracciato, realizzato dalla locale guida alpina Gianni Bisson, ha ridotto il pericolo di scariche di sassi, ma ha anche cambiato il carattere originario della via ferrata e l’ha resa più difficile, esposta, e impegnativa, con due passaggi strapiombanti, brevi ma atletici. 

———————————————————————————————————————————————————————————————

L’attacco della via ferrata si trova a quota 1335, lungo il sentiero che dal Rifugio Bepi Bertagnoli alla Piatta sale al Passo della Scagina (segnavia 221). La prima corda metallica ha inizio una decina di metri sopra il sentiero, nella parte sinistra all’imbocco del canalone. Si sale per facili rocce lungo uno spigolo a destra della targa della ferrata e poi per rocce verticali su roccia ben gradonata. Poi un tratto più semplice conduce in prossimità della vecchia partenza della ferrata, con il cavo che si mantiene alla sinistra del canale. Un breve passo verticale precede un traverso e poi si sale per alcuni metri alla base del tratto più impegnativo: una parete di una quindicina di metri, strapiombante, attrezzata con una serie di staffe metalliche dove poter appoggiare entrambi i piedi e poter anche sostare con l’uso di un rinvio o di una fettuccia. Sopra la parete si va a sinistra lungo un traverso, inizialmente orizzontale e poi in diagonale, che conduce alla base di una seconda parete attrezzata: 15 metri verticali con 9 gradini e alcune staffe per appoggiare il piede. Segue un breve traverso verso sinistra su cengia che conduce alla base di una scala verticale di 21 pioli. In cima alla scala si esce a destra con alcune staffe e si traversa poi a sinistra salendo in diagonale e utilizzando alcuni pioli. Si sale così quasi in verticale per una ventina di metri fino alla base di un altro tratto verticale attrezzato con 8 gradini e 9 staffe per l’appoggio dei piedi. Si affrontano poi passaggi più facili, con meno tratti verticali e maggiori possibilità di sfruttare appigli e appoggi per la progressione, fino ad addentrasi in un canalino col quale si guadagna quota fino alla base di un ulteriore tratto verticale, attrezzato con 4 gradini e altrettanti appoggi artificiali. In uscita si entra a sinistra in un canalino e, utilizzando comodi appoggi artificiali, si supera un breve traverso su placca. Segue una divertente e verticale salita d’una ventina di metri su roccia ricca di appigli e appoggi. Si entra quindi in un tratto piano del canale franoso, dove è richiesta attenzione per non smuovere sassi, come pure nella successiva parete dove si supera un camino e si esce sopra un pulpito panoramico. Seguono pochi metri su traccia di sentiero e subito dopo si sale una paretina rocciosa caratterizzata da diversi salti alternati a tratti di risalita lungo il corrimano metallico e si arriva in pochi minuti ad una panchina. Una breve traccia di sentiero conduce alla base della scala finale, lunga 25 metri con 61 pioli, all’inizio verticale ma appoggiata nella parte finale, che precede il tratto di sentiero che conduce al termine della via ferrata, sulla mulattiera militare d’arroccamento che taglia a mezzacosta il versante meridionale del Monte Gramolon (segnavia 202).

Per proseguire fin sulla cima del Gramolon si prosegue sul sentiero che si stacca dalla mulattiera d’arroccamento e dopo circa 5 minuti si perviene al bivio con la difficile variante superiore della via ferrata, dedicata ad Ezio Ferrari. Seguendo il sentiero si raggiunge la cima del Monte Gramolon in 45 minuti dal termine della via ferrata. Dalla sommità del Monte Gramolon il sentiero cala sull’opposto versante e scende in circa 30 minuti nei pressi del Passo Rìstele, dove confluisce sulla mulattiera militare d’arroccamento (segnavia 202).

La variante superiore della via ferrata affronta invece una difficile parete di roccia e dopo 100 metri di verticale sviluppo si ricongiunge al sentiero che porta in cima. Attualmente la variante Ezio Ferrari è però chiusa, in attesa di interventi volti a ridare agibilità e sicurezza agli infissi artificiali.

Torna ai Sentieri