Project Description
Sentiero n. 255 -
località | quota | distanza | andata | ritorno | difficoltà |
Bosco Chiesanuova (Piazza Borgo) | 1104 | – | ↓ | 0.35 | – |
pressi di contrada Corbane | 1230 | 1570 | 1.00 | 0.20 | E |
Malga Valpiana | 1326 | 1180 | 0.25 | 0.25 | E |
pressi di Malga Dossetti (bivio sent. 249/E5) | 1300 | 1500 | 0.20 | 0.40 | T |
Rif. Bocca di Selva | 1551 | 3570 | 1.00 | 0.25 | E |
pressi di Malga Folignano di Cima | 1669 | 1940 | 0.35 | 0.10 | T |
Vajo delle Ortighe (bivio sent. 256) | 1615 | 840 | 0.10 | 0.10 | E |
Rifugio Podestaria (bivio sent. 250 e 113) | 1655 | 600 | 0.15 | ↑ | E |
totale | 11200 | 3.45 | 2.45 |
Itinerario tra i più interessanti della Lessinia, considerato, a ragione, l’itinerario classico delle malghe. Percorre in gran parte un tratturo che raggiunge i pascoli superiori della Lessinia lungo un panoramico crinale aperto ai panorami dell’altipiano. L’itinerario transita nei pressi di numerose malghe e nella parte superiore, a monte del Rifugio Bocca di Selva, esce sui pascoli superiori dell’altipiano e si apre ancora di più ai panorami sulle montagne del Trentino.
In combinazione ai sentieri n. 249 e n. 256 consente l’effettuazione di belle escursioni giornaliere con partenza da Bosco Chiesanuova o dai rifugi Bocca di Selva e Podestaria.
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Dal centro di Bosco Chiesanuova (Piazza Borgo) si seguono le segnalazioni e si imbocca verso nord Via Lessini. La strada esce dall’abitato e s’innesta dopo 400 metri sulla strada provinciale 13, in corrispondenza del bivio stradale per Erbezzo e San Giorgio. Si segue a sinistra la provinciale in direzione di Erbezzo e la si abbandona dopo 450 metri per imboccare a destra il tratturo che entra nella faggeta e sale con un paio di tornanti a guadagnare la dorsale nel retro di Villa Stimmatini. Il tratturo segue in salita il costolone della dorsale, ancora nel bosco, e sfocia più in alto sulla stradina nei pressi di contrada Corbane. Si segue a sinistra la stradina che supera un ripetitore, ritorna tratturo e sale ancora tra belle radure nei pressi del bosco. Superata un’edicola votiva e oltrepassata una recinzione in pietra, si lascia a sinistra Malga Valpiana e si prosegue dritto. Il tratturo corre nei pressi di lastre di pietra calcarea, supera una malga scende fin nei pressi di contrada Sotte (prossima a Griez, sulla strada provinciale 6 che unisce Bosco Chiesanuova alla stazione turistica di S. Giorgio). Anziché scendere sulla provinciale si piega a sinistra e si sale ancora per tratturo a guadagnare il poggio prativo di Malga Valpianetta che si aggira sulla destra seguendo in piano la stradina che conduce ad un bivio con capitello votivo dedicato alla Madonna della Corona, fatto erigere da una famiglia emigrata in America nel 1884. Dal capitello votivo si segue la stradina di destra che conduce a Malga Dossetti e al successivo incrocio col sentiero Europeo E5 (segnavia 249), a circa quota 1300. Lasciato a destra il ramo del Sentiero E5 che cala a Maregge e, a sinistra, l’altro ramo che prosegue in discesa per le contrade Tinazzo e Zamberlini, si prosegue dritto ancora per tratturo in salita guadagnando più in alto Malga Baston di Sotto (1399) e Malga Baston di Sopra, oltre la quale riprende la stradina che conduce prima a Malga Moscarda (1496, possibilità di ristoro) e cala poi in breve sulla strada provinciale 14 (asfaltata). Seguendola in salita si raggiunge dopo 800 metri il Rifugio Bocca di Selva (m 1551, possibilità di ristoro e alloggio), buon punto di partenza per le escursioni nell’area dei pascoli superiori dell’altipiano. Poco oltre il Rifugio termina l’asfalto. La strada provinciale prosegue bianca ma in buono stato e la si segue ancora per un paio di chilometri, fino all’altezza della pozza (m 1669) nei pressi di Malga Folignano di Cima. Qui l’itinerario lascia la strada provinciale 14 e si inoltra a sinistra per calare dolcemente alla testata del Vajo delle Ortighe (m 1615), dove incontra l’itinerario proveniente da Bosco Chiesanuova per contrada Scandole e la foresta dei Folignani (segnavia 256). Con un breve tratto in salita, comune ai due itinerari, il sentiero risale la breve valletta che conduce al Rifugio Podestaria (m 1655, possibilità di ristoro e alloggio).
Il Rifugio Podestaria, ubicato nell’omonima località al centro dei pascoli superiori dell’altopiano, comprende anche una chiesetta dedicata a S. Bartolomeo ed è sempre stato tradizionale luogo di incontro per gli addetti all’allevamento del bestiame, primaria attività economica della Lessinia che affonda le proprie radici nel Medioevo. Già all’epoca degli Scaligeri il monastero benedettino di S. Zeno a Verona, proprietario di buona parte dei boschi e pascoli, teneva qui un proprio rappresentante (Podestà – da qui il nome Podestaria), che vi saliva nei mesi estivi per riscuotere i tributi dovuti per l’uso dei pascoli e amministrare la giustizia nelle controversie che potevano insorgere su confini di proprietà, furti di bestiame, diritti di pascolo e altro.
Ancora oggi, nella prima domenica di agosto, si tiene a Podestaria la tradizionale sagra che celebra la stagionale attività d’allevamento del bestiame sui pascoli della Lessinia.