Project Description
Sentiero n. 51 - Sentiero di Ortigara
località | quota | distanza | andata | ritorno | difficoltà |
Lumini (parcheggio) | 695 | – | ↓ | 0.05 | |
contrada Ca’ Longa | 692 | 350 | 0.05 | 0.10 | T |
Fintanorbole | 694 | 1000 | 0.10 | 0.40 | T |
bivio sent. 53 | 920 | 1110 | 0.50 | 0.25 | E |
Malga Zilon (bivio sent. 52) | 1054 | 1510 | 0.30 | 0.30 | E |
pressi di Malga I Zocchi (bivio sent. 64) | 1282 | 1860 | 0.45 | 0.15 | E |
Pozze di Pralongo | 1298 | 950 | 0.15 | 0.30 | T |
Val da Sacco (bivio sent. 655) | 1360 | 2210 | 0.35 | 0.10 | T |
Baiti di Ortigara (bivio sent. 655) | 1424 | 700 | 0.15 | 0.25 | T |
Baito Eugenio Turri (bivio sent. 55) | 1560 | 1670 | 0.25 | ↑ | T |
totale | 11360 | 3.50 | 3.10 |
Piacevole itinerario tra i pascoli, le malghe, le pozze e infine la grande faggeta che caratterizzano le pendici sudovest del Monte Baldo. Vivamente consigliato specie in primavera per l’abbondante fioritura dei prati e in autunno per i colori della faggeta. Insieme agli altri itinerari dell’area meridionale del Baldo si presta a escursioni giornaliere intorno all’area di Nàole, con partenza da Lumini, da località Pozze di Pralongo o da Malga Valfreda Crocetta.
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Dall’ingresso della frazione di Lumini (parcheggio) si segue la strada in direzione di Prada ma dopo soli 350 metri, in corrispondenza di contrada Ca’ Longa, la si lascia per imboccare a sinistra la stradina che raggiunge in piano la contrada di Fintanòrbole. Superata le case della contrada si sale per sentiero nel bosco di castagni e poi molto ripidamente per mulattiera fino a quota 920 metri dove si esce dal bosco sui prati di Valdabin, ormai in parte invasi dalla vegetazione. Fino a questo punto il percorso è comune col Sentiero Eugenio Turri (segnavia n. 53).
Lasciato a destra il viottolo sul quale il Sentiero Turri prosegue in direzione del Monte Creta, si segue il viottolo a sinistra fino a costeggiare la pozza d’abbeverata di Malga Valdabin. Si prosegue poi per il sentiero che s’inoltra nel bosco del Dosso Ziloncel. Più avanti il sentiero attraversa una macchia di bosco più fitta e sale fino a sbucare sul panoramico dosso prativo di Malga Zilòn, disturbato dalla presenza di un grosso traliccio dell’elettrodotto. Alla malga si lascia a sinistra lo stradello che scende in direzione di Corrubbio (segnavia n. 52) e si segue a destra quello che sale tra i prati e raggiunge la piccola chiesetta di S. Eustachio, nei pressi di Malga Montesel, costruita nel 1714 dai nobili Malaspina. Il sentiero sale ancora tra vallette prative e piccole macchie di bosco fino ad immettersi sullo stradello percorso dal Sentiero dell’Aquedotto (segnavia n. 64), poco a monte di Malga I Zocchi. Si segue a sinistra lo stradello (percorso comune col sentiero n. 64) e con brevi saliscendi tra macchie di bosco e piccole radure si esce infine nell’ampia radura prativa delle Pozze di Pralongo, dove giunge la stradina asfaltata che sale da Prada Bassa (parcheggio).
Dal parcheggio si segue la stradina sterrata in direzione di Nàole e dopo 450 metri la si lascia per imboccare a sinistra la stradina d’accesso ai Baiti di Ortigara. Superata la sbarra, la stradina si inoltra in piano nella grande e fresca faggeta di Ortigara, lambendo magnifici faggi secolari, veri giganti della natura e muti testimoni di innumerevoli stagioni e vicende. Al termine del tratto in piano si incontra il bivio col sentiero proveniente da Prada (segnavia n. 655) e seguendo ancora la stradina sterrata si sale con alcune svolte fino a sfociare nei prati dei Baiti di Ortigara. Poco oltre l’edificio principale si lascia a destra il sentiero che prosegue per la vicina chiesetta della Madonna della Neve e la superiore conca di Nàole (segnavia n. 655) e si segue a sinistra quello che va in piano e leggera salita tra i prati lambendo piccoli mucchi di sassi a panettone, risultato del paziente lavoro di spietramento dei pascoli. Alla fine della traversata sui prati si raggiunge il Baito Eugenio Turri, stazione intermedia degli impianti di seggiovia tra Prada e Costabella.
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