Project Description
Sentiero n. 53 - Sentiero Eugenio Turri
località | quota | distanza | andata | ritorno | difficoltà |
pressi di Braga | 586 | – | ↓ | 0.45 | |
Piore (bivio sent. 662) | 900 | 2850 | 1.10 | 0.25 | E |
Monte Crocetta | 1002 | 1040 | 0.30 | 0.20 | E |
bivio sent. 54 | 843 | 700 | 0.15 | 0.10 | E |
bivio sent. 51 | 920 | 570 | 0.10 | 0.50 | E |
Fintanorbole | 694 | 1050 | 0.40 | 0.10 | E |
Ca’ Longa | 692 | 1000 | 0.10 | 0.05 | T |
Lumini (parcheggio) | 695 | 350 | 0.05 | ↑ | T |
totale | 7560 | 3.00 | 2.45 |
Piacevole itinerario di traversata lungo le pendici meridionali del Monte Baldo, dall’abitato di Braga a quello di Lumini attraverso il bel ripiano prativo di Piore e il Monte Creta. Lungo tutto il percorso lo sguardo spazia liberamente, come da un balcone naturale, sulla sottostante piana di Caprino, le contrade sparse ai piedi della montagna e sulla parte meridionale del lago di Garda.
Proprio per questa sua caratteristica l’itinerario è stato recentemente intitolato alla memoria di Eugenio Turri (1927-2005), geografo, scrittore e viaggiatore veronese, uno dei maggiori studiosi ed esperti del paesaggio italiano, che proprio al paesaggio di Caprino e al Monte Baldo ha dedicato molti dei suoi studi sul territorio veronese.
Turri ha iniziato a viaggiare negli anni Sessanta come reporter per conto del Touring Club Italiano e di importanti riviste culturali e accademiche dell’epoca, iniziando poi una lunga collaborazione con l’Istituto Geografico De Agostini, per il quale ha curato le grandi opere geografiche. I suoi viaggi esplorativi e di ricerca in tutti i continenti privilegiarono fin da subito i paesi aridi dell’Asia e dell’Africa, dove ha approfondito le tematiche del nomadismo e della desertificazione con numerose pubblicazioni tra cui: Viaggio a Samarcanda, La via della Seta e Gli Uomini delle tende. Docente di Geografia del paesaggio al Policlinico di Milano, ha collaborato con università ed enti culturali nazionali e internazionali. Negli anni Settanta è stato uno dei protagonisti e un testimone della “battaglia di idee”per la tutela del paesaggio italiano, di cui ha documentato l’evoluzione con un cospicuo patrimonio fotografico e con saggi di studio, tra cui Semiologia del paesaggio italiano e La megalopoli padana. A partire dagli anni Novanta il tema dominante della sua ricerca è divenuto il paesaggio, sul quale ha raccolto un grande patrimonio di conoscenze, sviluppando un sistema di teorie espresse in alcuni volumi che fanno ormai parte della formazione universitaria dei geografi. Alla meticolosa e instancabile conoscenza diretta dei paesi visitati, raccontata con uno stile elegante e una inconfondibile venatura di poesia, Turri ha saputo coniugare un’altrettanto puntuale ricerca a livello locale, in particolare del paesaggio della Lessinia e del Baldo Garda, che costituiva il suo “territorio-laboratorio”, percorso nelle sue irrinunciabili escursioni domenicali e ampiamente descritto nelle sue opere.
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Circa 200 metri prima di arrivare alle case della frazione di Braga si lascia la strada d’accesso al borgo e si imbocca a sinistra la stradina campestre che si alza gradatamente con bella vista sulla piana di Caprino e raggiunge l’orlo inferiore del bel ripiano prativo di Piore. In corrispondenza degli edifici de “la Fabbrica” si incrocia l’itinerario proveniente da Caprino e diretto a Nàole (segnavia 662) e, raggiunto il margine prativo nei pressi della Cà Rossa (m 939), si prosegue sul sentiero che sale nel rado bosco fino a guadagnare il bel punto panoramico del Monte Creta, conosciuto anche col nome di Monte Crocetta per via della piccola croce metallica posta alla sommità del belvedere. Dalla sommità il sentiero cala per bosco ai piccoli ripiani prativi de le Colture, dove dirama a sinistra l’itinerario che scende a Caprino (segnavia n. 54). Il sentiero prosegue in piano in direzione ovest e dopo quasi 600 metri lo si abbandona per imboccare a sinistra la mulattiera che cala ripida alla contrada di Fintanorbole (m 694). Per stradina, ormai in piano, si raggiunge la conca di Lumini, in corrispondenza di contrada Ca’ Longa e, seguendo a sinistra la strada asfaltata, s’arriva in breve all’ingresso della frazione di Lumini (parcheggio).
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