Project Description
Sentiero n. 55a -
località | quota | lunghezza | ore | difficoltà |
Valle delle Pre (bivio sent. 55) | 1800 | 0 | 0.00 | – |
attacco Via Ferrata delle Táccole | 1993 | 580 | 0.40 | E |
totale | – | 580 | 0.40 | – |
Breve sentierino d’accesso che dalla Valle delle Pre raggiunge l’attacco della Via Ferrata delle Táccole. Ancorché poco utilizzato rispetto agli altri itinerari d’accesso alla via ferrata è tuttavia quello più scenografico.
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Da quota 1815 in Valle delle Pre, cioè dal bivio col sentiero n. 55 (ore 1.50 per chi proviene dal Baito Eugenio Turri (stazione intermedia della cabinovia Prada-Costabella), si segue il sentierino che sale il fianco sinistro orografico della Valle delle Pre rasentando la base delle pareti rocciose della Vetta delle Buse fino a raggiunge l’attacco della via ferrata, a quota 1993.
Note:
- L’attacco della via ferrata si può anche raggiungere più rapidamente e con minor dislivello partendo dalla stazione superiore della cabinovia Prada-Costabella. Si segue infatti il sentiero 658 che supera il vicino Rifugio Chierego, raggiunge il Bocchetto di Coal Santo e il Passo del Camino (ore 1,15), dove il sentiero ritorna ad affacciarsi sul versante di Ferrara di Monte Baldo. Subito oltre il Passo del Camino il sentiero cala alla sottostante breccia rocciosa del crinale dove una traccia di sentiero si stacca a sinistra e scende tra i ghiaioni al sottostante e vicino attacco della via ferrata (ore 1,20 in totale).
- L’accesso più rapido alla via ferrata è però quello che fa capo al Rifugio Telegrafo. Dal rifugio si segue il sentiero 658 in direzione del Rif. Chierego e si raggiunge in breve la breccia rocciosa del crinale, dove si lascia il sentiero per calare a destra tra le ripide ghiaie che conducono all’attacco della via ferrata (ore 0.20 dal rifugio Telegrafo).
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Si dà di seguito una breve descrizione della Via Ferrata delle Táccole, realizzata nel 1974 dal Gruppo Alpino Scaligero Veronese (sottosezione del C.A.I. di Verona) per celebrare il ventennale di fondazione, La via ferrata, breve ma molto impegnativa, supera in un solo balzo e con difficoltà crescenti i 170 metri della parete nord del Coál Santo.
La parte iniziale della via ferrata, già impegnativa e tecnica, è costituita da un camino verticale di 15/20 metri. Al termine del camino ci si sposta in obliquo verso destra su roccette e si perviene all’inizio di una placca con fessura che caratterizza la via ferrata. La placca, leggermente strapiombante, è lunga 35 metri e le staffe, piuttosto distanti l’una dall’altra, potrebbero presentare qualche difficoltà in più per le persone di bassa statura. Si sale la prima metà della placca lungo una fessura, poi il cavo si sposta a sinistra lungo un diedro con passaggi più impegnativi di quelli appena superati nella fessura. Il terzo tratto della via ferrata, il più impegnativo, è lungo circa 25 metri e si sviluppa su un diedro con fessura a camino. Inizialmente le staffe abbondano e nella parte finale, quando si entra nel camino leggermente strapiombante e a volte umido, le difficoltà aumentano. Infine la parte finale, la meno attrezzata si sale arrampicando in aderenza fino all’uscita dove si incontra una breve cengia verso sinistra. Seguono alcuni salti rocciosi fino a guadagnare un terrazzino erboso e con il libro di vetta. Poco oltre si raggiunge la sommità della Vetta delle Buse (m 2155) e con breve tratto in discesa nei prati si mette piede sul sentiero n. 258 nei pressi del Passo del Camino.