Sentiero n. 62 -

Itinerario lungo una delle antiche vie di transumanza che dai borghi della piana di Caprino conduce ai pascoli estivi del Monte Baldo attraverso la piccola contrada di Pradonego, il più alto e antico insediamento permanente del versante orientale baldense, risalente a prima del 1400. Tutta quest’area meridionale del Monte Baldo, con le sue contrade e malghe, è infatti il risultato della progressiva annessione della montagna da parte delle popolazioni della piana di Caprino, risalente già al Medioevo. E infatti a quell’epoca risale pure la denominazione di “colonei”, usata per definire  le proprietà comunali date in affitto ai malgari. Ancora oggi circa la metà delle malghe è di proprietà comunale, mentre le restanti sono state annesse da privati tra il ‘700 e l’800.                   

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Dalla frazione di Braga, precisamente dal tornante della strada superiore d’accesso all’abitato, s’imbocca lo stradello che s’inoltra nella Val delle Giare e lo si abbandona poco dopo per seguire la mulattiera che risale ancora la valle sul fianco destro orografico. Più avanti la mulattiera attraversa il fondo della valle e s’arrampica sul fianco sinistro fino ad uscire sui prati che precedono contrada Pradonego. Un tempo punto di sosta delle greggi lungo la via di transumanza, il piccolo nucleo abitato ha mantenuto integro il proprio carattere architettonico, con le grandi stalle dietro gli archi dei porticati. Da Pradonego si segue la carrareccia attraverso radure e macchie di bosco misto (faggio, nocciolo, rovere, carpino e qualche abete) e raggiunge infine l’aperta conca di Malga Ime. Prima degli edifici della Malga, circa 100 metri prima della confluenza della stradina sulla strada asfaltata che sale dal paese di Spiazzi, si segue a sinistra il sentiero che risale i prati e s’inoltra più in alto nella bella faggeta. Dopo aver attraversato tre volte le rampe della strada asfaltata il sentiero raggiunge infine il tornante della strada appena sotto l’edificio di Malga Valfreda Crocetta.