Project Description
Sentiero n. 657 - Sentiero Agostino Goiran
località | quota | distanza | andata | ritorno | difficoltà |
Rifugio Novezzina (bivio sent. 660) | 1232 | – | ↓ | 1.30 | – |
bivio sent. 658 | 2097 | 4260 | 2.00 | 0.02 | E |
bivio sent. 651 | 2120 | 210 | 0.02 | 0.08 | E |
Rif. Telegrafo | 2147 | 280 | 0.08 | ↑ | E |
totale | 4750 | 2.10 | 1.40 |
Classico e regolarissimo sentiero d’accesso al Rifugio Telegrafo dal versante di Ferrara di Monte Baldo. Fu costruito a fine Ottocento dalla Sezione di Verona del C.A.I. per rendere meno faticoso il trasporto coi muli del materiale necessario per la costruzione del Rifugio Telegrafo. In occasione del centenario della costruzione del Rifugio (1997) il sentiero è stato intitolato alla memoria di Agostino Goiran, insigne botanico, cofondatore e primo presidente della Sezione veronese del C.A.I., che progettò e s’adoperò per la realizzazione di questo importante itinerario d’accesso al Rifugio Telegrafo.
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Dal Rifugio Novezzina si segue in salita la strada provinciale 8. Dopo quasi 400 metri, in corrispondenza del secondo tornante stradale dal Rifugio Novezzina, si lascia la provinciale e si imbocca a sinistra il sentiero che rimonta il pendio di prati in direzione del vallone Osanna. Più in alto il sentiero guadagna l’orlo del vallone, cala brevemente per attraversarne il fondo, guadagna l’opposta sponda del vallone dove si unisce alla mulattiera proveniente da Malga Lonza, realizzata all’epoca della costruzione del Rifugio Telegrafo. Con numerosi tornanti tra i mughi la mulattiera, ridotta ormai a sentiero, risale la grande scarpata che caratterizza il versante superiore atesino della dorsale baldense. Progredendo verso l’alto si amplia il panorama verso la pianura e l’altopiano della Lessinia. Oltre i 1900 metri di quota il mugo lascia il campo all’ambiente rupestre sommitale, col vicino canalone Osanna intasato di detriti, spesso percorso dalle valanghe nella stagione nevosa. A sinistra, la presenza di un grosso masso sospeso sul ripido pendio, residuo dello smantellamento progressivo della grande scarpata sommitale, accompagna la parte superiore dell’ascesa. Il sentiero raggiunge infine la mulattiera militare che corre a ridosso del crinale principale e unisce il Rifugio Telegrafo ai rifugi Chierego e Fiori del Baldo sulla cresta di Costabella (segnavia 658). La si segue verso destra e dopo 200 metri si lascia a destra il ramo di mulattiera che traversa sotto il crinale di Cima Telegrafo (segnavia 651) per imboccare il ramo che invece s’inerpica a sinistra e, con alcuni tornanti sotto la teleferica di servizio del rifugio, guadagna il crinale nei pressi di Cima Sascaga (m 2136), ormai a poche decine di metri dal Rifugio Telegrafo, ubicato in panoramica posizione sopra il lago di Garda e a ridosso del pendio sommitale di Cima Telegrafo (m 2199), un tempo chiamata anche Monte Maggiore, perché considerata la più elevata del Monte Baldo.