Project Description
Sentiero n. 660 - Sentiero del Pian di Festa
località | quota | distanza | andata | ritorno | difficoltà |
Rivalta (bivio sent. n. 76) | 129 | – | ↓ | 1.30 | – |
Pian di Festa (bivio sent. n. 660) | 690 | 3470 | 1.50 | 0.15 | E |
bivio sent. n. 76 | 840 | 820 | 0.20 | 0.35 | T |
Passo del Casello | 1055 | 2140 | 0.45 | 0.20 | E |
Fontana della Teja | 1190 | 1450 | 0.25 | 0.15 | E |
Casera Gambone | 1218 | 950 | 0.15 | 0.20 | T |
Rifugio Novezzina (bivio sent. n. 657) | 1232 | 1020 | 0.25 | ↑ | T |
totale | 9850 | 4.00 | 3.15 |
Itinerario d’accesso da Rivalta (Val Lagarina) al Rifugio Novezzina, un tempo abitualmente utilizzato da coloro che, partendo dalla base del versante atesino, utilizzavano il Rifugio Novezzina quale tappa intermedia nella salita alle sommità del Monte Baldo.
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Dalla chiesa di Rivalta si segue Via Don Cesare Scala e 50 metri dopo l’edicola con crocifisso si imbocca a destra la stradina che sottopassa l’autostrada, scavalca il canale Biffis e s’inoltra tra i vigneti fiancheggiando l’agriturismo Al Palazzo. Raggiunto il fianco destro orografico del fondovalle dove la stradina si biforca, si infila il sentiero che sale dritto nel bosco e raggiunge più in alto la stradina d’accesso al Pian di Festa proveniente da Brentino. Si segue a destra la stradina che conduce al bel ripiano coltivato a vite e, superati i fabbricati, si prosegue per viottolo fino al limite settentrionale del ripiano. Qui si lascia a destra il sentiero che conduce a Belluno Veronese (segnavia n. 76) per seguire la stradina di sinistra (comune agli itinerari n. 76 e 660) che prosegue oltre il ripiano di Festa e dopo soli 250 metri la si abbandona per imboccare a destra il sentiero che, con alcuni larghi tornanti nel bosco, sale a riprende più in alto la stradina e la segue a destra per alcune decine di metri fino al bivio in corrispondenza di un tornante. Lasciata a sinistra la stradina che sale al Passo del Casello (segnavia n. 76), si imbocca a destra il sentiero che s’inoltra in piano nel bosco e prende poi a salire aggirando le pendici del Monte Castelcucco affacciate sulla Val Lagarina. Superato un bel punto panoramico sul sottostante abitato di Belluno Veronese, il sentiero piega decisamente a sinistra e diviene una larga mulattiera che raggiunge i fabbricati d’una colonia estiva parrocchiale giusto in corrispondenza con l’uscita sui prati del Passo del Casello. Al valico, anziché confluire sulla strada provinciale 8, tra Ferrara di Monte Baldo a Novezzina, si svolta decisamente a destra sul viottolo che sale tra i prati ad una pozza e s’inoltra poi in bella faggeta fino a guadagnare il pascolo di Casera Gambone. Con bei panorami sulle montagne al di là della Val Lagarina (Pasubio, Carega e Lessini), il sentiero aggira il pascolo di Casera Gambone e cala tra i faggi alla Fontana della Teja, antica sorgente d’acqua, bene raro e prezioso sul Monte Baldo, utilizzata già in epoca preistorica come accertato dai ritrovamenti di manufatti in selce. Poco oltre il viottolo confluisce sulla stradina forestale tra Novezzina e il Passo del Cerbiolo e la si segue a sinistra. Raggiunto il dosso di Casera Gambone, la stradina piega a destra e va in piano per circa un chilometro. Subito dopo l’edificio del piccolo osservatorio astronomico si lascia la stradina per infilare a destra il sentiero che sale in breve al Rifugio Novezzina costeggiando la recinzione dell’Orto Botanico attiguo al rifugio.