Project Description
Sentiero n. 662 -
località | quota | distanza | andata | ritorno | difficoltà |
Caprino Veronese, Piazza IV Novembre | 253 | – | ↓ | 0.10 | – |
frazione Gaòn | 370 | 760 | 0.15 | 0.10 | T |
bivio sent. 54 | 475 | 700 | 0.15 | 0.40 | T |
La Fabbrica, loc. Piore (bivio sent. 53) | 902 | 1950 | 0.55 | 0.40 | E |
bivio sent. 64 | 1292 | 1920 | 0.55 | 0.05 | E |
pressi di Colonei di Pesina (bivio sent. 64) | 1320 | 290 | 0.05 | 0.45 | T |
pressi del forte di Nàole (bivio sent. 655) | 1644 | 2340 | 1.00 | 0.15 | E |
Bocchetta di Nàole (bivio sent. 656, 658, 67) | 1648 | 1080 | 0.20 | ↑ | E |
totale | 9040 | 3.45 | 2.45 |
Itinerario lungo la più antica e un tempo frequentata via d’accesso dalla piana di Caprino all’aspro ambiente rupestre delle creste. Al pari degli altri itinerari della fascia meridionale del Monte Baldo può considerarsi la sintesi degli aspetti pastorali del Monte Baldo: dai prati al limite degli insediamenti permanenti, come a Gaòn, ai prati e pascoli delle stazioni temporanee (Piore) e, infine, all’ambiente aperto e luminoso degli alpeggi ( Colonei di Pésina e Nàole). L’ambiente superiore delle malghe mostra in particolare il risultato dell’annessione della montagna da parte delle popolazioni dell’area di Caprino iniziato già a partire dal Medioevo. E infatti a quella epoca rimanda il termine “colonei”, col quale si definivano allora le proprietà comunali date in affitto per l’attività pastorale; e a tale attività sono legati gli elementi che caratterizzano ancora oggi il paesaggio di questo itinerario: malghe, pozze, edifici minori per pastori e bestiame, cisterne per l’acqua, muretti a secco, vie di comunicazione e le scure macchie di pecceta per riparo del bestiame nei giorni di calura e in quelli di tormenta (le “riserve”).
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Dall’estremità nord di Piazza Vittoria a Caprino Veronese si imbocca Via Cantore e dopo circa un centinaio di metri si sale dritto per la gradinata che sfocia più in alto sulla stradina asfaltata (Via Don Lucchini) che si segue in salita per ancora una cinquantina di metri prima che diventi una stradina acciottolata che sale dritto a Casette di Gaòn e ancora per stradina asfaltata alla fontana di Gaòn. Si prosegue a sinistra e seguendo le segnalazioni si prosegue su mulattiera fino a raggiungere il bivio a quota 475 sopra l’abitato di Rubiana. Lasciato a sinistra il sentiero per località Le Colture (segnavia n. 54), si continua lungo la mulattiera che risale le pendici meridionali del Monte Creta ed esce dal bosco al limitare del vasto piano prativo di Piore, in prossimità dell’edificio de La Fabbrica, dove si incrocia l’itinerario per Braga, il Monte Creta e la frazione di Lumini (segnavia n. 53). Attraversato verso nord l’intero ripiano di Piore, si riprende a salire nel bosco. La mulattiera raggiunge la Pozza dei Francesi, passa nei pressi del Baito di Gro ed esce infine nella piccola conca prativa sfociando sullo stradello percorso dall’itinerario n. 64 che segue il tracciato dell’acquedotto. Si segue verso destra lo stradello (percorso in comune con itinerario n. 64) ma dopo circa 300 metri si lascia a destra lo stradello (segnavia n. 64), che prosegue per Malga Colonei di Caprino, e si prosegue dritto sulla mulattiera che passa nei pressi di Malga Colonei di Pésina e risale poi per intero il fondo della Val di Nàole. Raggiunta l’omonima malga e il vicino forte costruito dalle truppe italiane alla vigilia della Grande guerra, l’itinerario lascia poco oltre a sinistra la mulattiera per i Baiti di Ortigara e Prada (segnavia n. 655) e raggiunge infine i pressi della Bocchetta di Nàole, importante punto di convergenza di diversi itinerari.