Project Description
Dorsale 5 Valli – 1° tratto -
località | quota | distanza | andata | ritorno | difficoltà |
Negrar | 189 | – | ↓ | 0.15 | – |
bivio Preperchiusa | 230 | 1100 | 0.20 | 0.05 | T |
S. Peretto | 195 | 240 | 0.05 | 0.10 | T |
contrada Rionda | 230 | 610 | 0.10 | 0.10 | T |
Tramanal | 374 | 730 | 0.15 | 0.25 | T |
pressi di contrada Siresol | 460 | 1520 | 0.30 | 0.10 | T |
loc. Bertolini | 535 | 330 | 0.15 | 0.15 | E |
Montecchio (bivio sent. 257) | 520 | 730 | 0.15 | 0.25 | T |
Volparette | 488 | 1270 | 0.25 | 0.20 | T |
loc. Case Vecchie (bivio sent. 263) | 483 | 1090 | 0.20 | 0.50 | T |
Grezzana | 169 | 2070 | 0.30 | 0.10 | E |
loc. Borgo | 170 | 680 | 0.10 | 0.25 | T |
Romagnano | 351 | 1870 | 0.35 | 0.15 | T |
loc. la Croce (bivio sent. 264) | 468 | 910 | 0.20 | 0.25 | T |
contrada Marisi | 460 | 1450 | 0.25 | 0.40 | T |
loc. Rocchetta Bassa | 186 | 1600 | 0.25 | ↑ | E |
totale | – | 16.200 | 5.00 | 5.00 | – |
È l’itinerario principale attraverso l’ambiente collinare del veronese, dalla Valpolicella alla Val d’Illasi, attraverso la Valpantena, la Val Squaranto e la Val di Mezzane, e da ciò l’appellativo di Dorsale delle 5 Valli. Da Negrar a Tregnago l’itinerario percorre stradine, viottoli e sentieri tra coltivi (vigneti ed olivi), specie nella prima metà e nel finale, alternati a tratti di bosco, anche fitto, in particolare nell’attraversamento del solco della Val Squaranto. L’itinerario tocca numerose contrade, un centro importante (Grezzana) e alcuni minuscoli paesini, quali Montecchio, Romagnano, Moruri e Centro. Data la sua lunghezza è itinerario che si percorre di norma in due giorni, interrompendo la traversata a Grezzana, unico centro ben collegato con gli autobus a Verona. Più frequente è invece la percorrenza di singoli tratti dell’itinerario, in abbinamento con gli itinerari delle dorsali collinari tra le valli attraversate. È itinerario frequentato tutto l’anno, ma in particolare nelle stagioni intermedie e in inverno.
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Dalla chiesa di Negrar si percorre Piazza Roma e Piazza Vittorio Emanuele fino ad attraversare la strada provinciale 12 proveniente da Verona e, immediatamente dopo, il ponte pedonale sul Progno di Negrar. Subito dopo il ponte si segue a sinistra Via S. Pio X, passando accanto agli antichi lavatoi del paese. Percorsa interamente Via S. Pio X, si prosegue per Via Guglielmi che piega verso nord e al suo termine s’immette in Via Calcarole. La si segue a destra per 350 metri fino a guadagnare il colmo della piccola dorsale caratterizzato dalla presenza di una croce in ferro su stele in pietra, all’incrocio con Via Rovereti e Via Crosetta. Si v a dritto per Via Crosetta che si imbocca tra due alti cipressi e la si lascia dopo soli 50 metri per seguire a sinistra il viottolo che scende a S. Peretto passando a fianco della chiesetta di S. Pietro, risalente al XII secolo, con l’elegante campanile romanico in pietra. Il viottolo scende tra le case e confluisce sulla strada che attraversa la frazione di S. Peretto. La si segue a sinistra, superando i lavatoi e la tradizionale Trattoria alla Porchetta, e dopo circa 200 metri si va ancora dritto per Via S. Peretto, lasciando a sinistra la strada per Montecchio e Grezzana. Dopo ancora 250 metri si segue a destra la strada che oltrepassa il ponte sul Vajo Siresol e raggiunge la vicina contrada di Rionda. La stradina passa tra le case della contrada e si inizia poi a salire per viottolo fiancheggiando un vigneto. Più in alto, ormai fra terrazzi a vigneto, si lascia il viottolo principale e si imbocca a sinistra un viottolo che sale alla contrada di Tramanal. Superata la contrada, si segue lo stradello che continua a salire tra piccole macchie di bosco e vigneti e si immette più in alto in uno stradello che si segue a sinistra in salita fino a guadagnare la dorsale sopra il Vajo Siresol, a circa quota 440. Si prosegue sul viottolo che lascia i coltivi ed entra nel bosco e dopo un centinaio di metri si imbocca a sinistra il sentiero che traversa lungamente in piano nel bosco, alto sopra il boscoso fianco del Vajo Siresol. Nei pressi di contrada Siresol si lascia a sinistra il ramo di sentiero che raggiunge la contrada e si prosegue dritto sul sentiero che ben presto diventa scivoloso e si alza ripido nel bosco fino a sfociare sulla strada asfaltata in corrispondenza di località Bertolini. Attraversata la strada si imbocca lo stradello che corre in piano e in leggera discesa per circa 700 metri fino all’incrocio con la strada che da Montecchio sale a località il Dondolo.
Attraversato l’incrocio e lasciata a destra la tradizionale Trattoria Righetti, si segue in piano la stradina attraverso la parte superiore dell’abitato di Montecchio. Dopo 400 metri la stradina confluisce sulla strada che unisce Montecchio ad Avesa e la si segue verso sinistra per circa 600 metri fin nei pressi del successivo bivio stradale per Avesa e Grezzana. Poco prima d’arrivarvi si segue a destra il sentiero che evita bivio stradale e riguadagna più in basso la strada per Avesa. La si segue verso destra in discesa per soli 150 metri e si imbocca a sinistra il sentiero che scende ad attraversare il Vajo Gallina e risale l’opposto versante fino a confluire su una piccola stradina asfaltata che si segue in salita fino a guadagnare la vicina contrada di Case Vecchie. Al termine della contrada la stradina sfocia sul tornante della strada che sale da Grezzana e da qui si imbocca il sentiero che scende a destra, lascia immediatamente dopo a destra l’itinerario della Dorsale delle Torricelle (segnavia n. 263), cala a riattraversare la strada per Grezzana e s’infila nuovamente nel bosco per riemergere più in basso nei pressi del tornante stradale di località Coatti. Ripreso il viottolo si cala in breve a località Ca’ del Moro e seguendo la strada tra le case si ritrova la strada per Grezzana che si segue in discesa fino in paese, percorrendo nell’ultimo tratto Via Fontana Vecchia e un breve tratto di Via Roma fino alla chiesa del paese (fermata autobus).
Dalla piazza principale del paese, attigua alla chiesa, si percorre interamente Via Guglielmo Marconi traversando prima il ponte sul Progno di Valpantena e sotto passando poi l’arteria stradale principale della Valpantena. Alla successiva rotatoria, appena oltre il sottopasso e ormai fuori dal paese, si segue la strada per Romagnano fino alla fontana che si incontra a sinistra dopo per 200 metri. Qui si sale per gradini e stradina tra le case della frazione Borgo e si esce infine in ripida salita lungo la stradina sterrata che risale la collina tra vigneti ed ulivi. Quasi alla sommità si segue in breve a sinistra lo stradello che conduce al camposanto di Romagnano e si prosegue per la stradina asfaltata che raggiunge in piano l’abitato (Via dei Cipressi) e sfocia infine sulla strada principale che attraversa il paese (Via Centro). La si segue a sinistra per circa 80 metri e si imbocca poi a destra Via Emilio Ferraris. Al termine di Via Ferraris si prosegue sul viottolo che sale ancora a guadagnare la strada asfaltata sopra il paese che si segue a destra in salita fino all’incrocio stradale di località la Croce.
Lasciato a destra l’itinerario della dorsale collinare che scende a S. Fidenzio e Mizzole (segnavia n. 264), si prosegue dritto sulla stradina asfaltata che scende e prosegue poi alternando tratti sterrati a tratti asfaltati. Dopo un chilometro e mezzo di brevi saliscendi la stradina termina nei pressi di località Marisi e si prosegue per sentiero che s’inoltra nel fitto bosco e cala nel ripido fianco del Vajo Sarmiago. Il sentiero ne raggiunge il fondo nei pressi di località Rocchetta Bassa e guadagna la strada della Val Squaranto sotto passando la strada e piegando immediatamente dopo a sinistra per guadagnare il piano stradale.